giovedì 7 maggio 2015

RIVOLUZIONE

Nel mese di novembre del 1970, a Bucarest, i c.d. grandi di allora elaborarono un documento impegnativo, che prevedeva la sconfitta della fame nel mondo entro i 20 anni successivi (cioè 1990).
Riletto oggi, l'impegno farebbe ridere se la realtà promessa non fosse ancor più drammatica di allora.
Qualche osservazione va fatta, per insegnarci qualcosa.
-I c.d. grandi elaborano studi e progetti a lungo termine. Tanto, alla scadenza prefissata, loro non verranno mai chiamati a rispondere dell'operato, contando, per giunta, sulla memoria cortissima delle persone governate.
-Organismi come l'ONU e la FAO servono solo a enfatizzare impegni sovranazionali che nessuno verifica nel loro iter e nel loro esito.
-Occorre una rivoluzione per cambiare le cose.
Serve un cambiamento del cuore, quello che parte dall'interno dell'uomo e che, quanto meno, può limitare i danni dell'egoismo.
La rivoluzione o è spirituale o non è!

civis

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