venerdì 8 maggio 2015

PENSIONI INDORATE

PENSIONI INDORATE

La Consulta ordina l'adeguamento di alcune pensioni il cui aumento  era stato bloccato a causa della crisi, ormai invocata per ogni giustificazione di atti contro la gente. Ma il governo sembra pronto ad un decreto per bloccare, a sua volta, la decisione della Consulta.
Ormai assistiamo,  checché se ne dica, a una democrazia, questa veramente ferma all'idea e agli interessi del momento senza un concetto preciso.
La deriva è già tra noi che, tanto, non capiamo più nulla di chi ci dovrebbe guidare.
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IMMIGRATI AL LAVORO

Alfano ha avuto un'idea, a dir poco, stravagante: i comuni facciano lavorare GRATIS gli immigrati!
Ma la cosa è praticabile?
Questi lavoratori volenterosi sono disposti a prestare la loro fatica senza retribuzione, quando possono avere vitto e alloggio sin d'ora senza alcun problema burocratico?
La gente pensa una sola cosa al riguardo: Alfano vive nel mondo siderale.
Sugli immigrati si gioca sempre con assoluta ipocrisia, nascondendo i problemi politici che generano  altrettanti problemi sotto il profilo sociale ed economico.

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RIFORMA SCOLASTICA

Partiamo da un dato di fatto: la realtà mette in risalto la persistenza di una preparazione scolastica poco rassicurante.
Il fenomeno, ancorché generalizzato, non è interamente imputabile alla scuola, che ha meriti e pecche ascrivibili a singoli operatori.
La scuola non è un'istituzione astratta e asettica, dove sono chiamate a convivere persone diverse per provenienza sociale, economica e culturale. Essa, perciò, risulta l'intreccio reciproco delle caratteristiche ambientali che l'alunno, soggetto soggetto di istruzione, porta con sé, spesso in modo inconscio, a livello di stato d'animo latente.
Insomma, l'ambiente diversificato di provenienza costituisce quella che, altre volte, ho definito cultura contigua, cioè talmente vicina che influisce, quasi automaticamente, sulla formazione del giovane e che, oggi, risulta preponderante attraverso i mass-media.
Conclusione: la scuola, se veramente riformata, deve inserirsi tra l'alunno e le offerte della società, puntando a stimolare il senso critico attraverso lo studio e non considerando l'alunno un mero contenitore vuoto da riempire.
Soltanto con tale metodo, il ragazzo sarà in grado di fronteggiare anche la cultura contigua proveniente da molte fonti.

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