venerdì 3 luglio 2015

SOLIDARIETÀ

È un termine sempre più equivoco.
Sgombriamo via il razzismo dal nostro discorso.
Fermiamoci solo sul titolo di questo post, partendo da una notizia TG di stamane: due coniugi sotto sfratto tentano il suicidio.
Sono sul lastrico, perché le leggi italiane, al riguardo, sono orientate a favorire chi possiede di più, chi può pagare carte bollate e legali che conoscono commi e sottocommi.
Mi chiedo e chiedo:
-nelle cause di sfratto, i giudici non riescono a vedere l'incostituzionalità di certe procedure contro le impellenti necessità delle persone?
-possibile che la solidarietà si predichi e si esiga quando sono in ballo cittadini provenienti da altri stati, dei quali, spesso, si ignora l'identità e a favore dei quali si aprono i portafogli pubblici e gli hotels a 4 stelle?
Non si può continuare con questo andazzo.
-se è vero che l'Italia conta qualcosa nel consesso ONU,  svolga adeguati interventi sui governi di provenienza dei migrantes e non privi i suoi amministrati italiani dei diritti naturali di cui devono usufruire.

civis

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